Sulla cima di un colle si erge un casale a pianta quadrata sormontato da un torrino che guarda a 360° dal monte Soratte al Cimino, dal lago di Alviano a Castiglione in Teverina, fino alla metà del secolo scorso utilizzato per la monta dei tori: il Povile. Era la residenza estiva della famiglia nobile dei conti Bulgarini di Siena, proprietari anche del castello Baglioni di Graffignano, che nella bella stagione vi si trasferivano con carrozze, cavalli e bagagli.

L’azienda si estende su 17 ettari di natura incontaminata, fra dolci colline, uliveti, campi e boschi, e viene condotta secondo principi etici più che biologici, evitando qualsiasi utilizzo di sostanze chimiche di sintesi. In questo modo ogni prodotto o scarto aziendale viene riciclato: i rifiuti organici vegetali entrano a far parte del compost, che diventa concime per le piante e terra per i fiori; la legna, le potature e i residui delle olive vengono usati per il riscaldamento, gli avanzi dell’orto sono cibo per le galline e le oche, le piante spontanee si utilizzano in decotti e macerati per rinforzare altre piante e così via. L’obiettivo e il principio ispiratore è la creazione di un ciclo virtuoso ad impatto zero sull’ambiente circostante. Grazie a questo tipo di conduzione nel 2015 abbiamo ottenuto dopo 3 anni di controlli volontari la certificazione Icea - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale - sia per l'agricoltura biologica che la qualifica di Eco bio turismo